Consultazione di coppia Psicoterapia Mediazione familiare Consulenza tecnica Formazione

Il mediatore familiare è un esperto nella gestione dei conflitti, è imparziale e non dà giudizi. Il suo compito consiste nell’aiutare la coppia a riaprire i canali di comunicazione interrotti dal conflitto, lontano da una logica che vuole sempre un vincitore e un perdente.

Ponendosi in una posizione neutrale, il mediatore non si permette di giudicare l’adeguatezza delle proposte dei genitori e non fornisce la risposta ai problemi, ma si limita a favorire forme di collaborazione stimolando i partner nell’esplorazione di soluzioni innovative e personalizzate.

Grazie a tale clima positivo e idoneo alla collaborazione ed al rapporto empatico instaurato con la coppia, egli potrà accompagnare e sostenere ciascun genitore nella ridefinizione della propria identità personale e nella negoziazione delle questioni relative alla separazione, affinché essa avvenga nel modo più sereno possibile.

Il ruolo del mediatore si distingue da quello dello psicoterapeuta, dell’assistente sociale o dell’avvocato.

E’ tuttavia inevitabile che alcuni aspetti di queste professioni in certa misura vadano a sovrapporsi, ma ciò non impedisce di sottolineare alcune differenze fondamentali. Tali funzioni specifiche sono riassunte schematicamente nella seguente tabella:

  Terapia familiare Mediazione familiare Consulenza legale
Soggetti implicati - Può partecipare anche solo uno dei membri della coppia
- I bambini possono essere coinvolti fin dall’inizio della terapia
- Coinvolge entrambi i partner
- I bambini non partecipano
- Implica il singolo e/o la coppia
- I bambini non sono coinvolti
Obiettivi Miglioramento del funzionamento familiare e della comunicazione Prendere accordi condivisi, decisioni concrete, miglioramento della comunicazione e della cooperazione - Conseguimento del miglior adattamento possibile del cliente
- Dar voce alla volontà del cliente in ambito legale
Oggetto - Il sintomo, la relazione disfunzionale, le emozioni
- Raramente legato diret-tamente a questioni giuridiche ed economiche
Questioni relazionali ed economiche che possono emergere dall'organizzazione della separazione Questioni litigiose, i fatti, le procedure giuridiche
Ruolo - Aiutare
- Curare
- Dirigere il processo
- Favorire la comunicazione
- Dare pareri legali
- Consigliare, difendere
Orizzonte temporale - Lavoro potenzialmente a lungo termine, non strutturato e sistematico
- Tentativo di stabilire delle connessioni tra il presente e il passato (in funzione del modello)
- Lavoro a breve termine, strutturato, numero definito di incontri
- Centrato sul presente e sul futuro
Maggiormente centrato sul futuro
Strategie qualificanti - Utilizzo di prescrizioni e strumenti terapeutici, ascolto attivo, lavoro sulle emozioni
- Non direttività
- Incoraggiamento alla comunicazione aperta e diretta, gestione del conflitto, identificazione opzioni di soluzione, redazione di accordi, tecniche di mediazione
- Direttività
Informazioni e consigli legali, ricerche, giudizi, redazione di atti
Quadro teorico di riferimento Teorie particolari: sistemica, psicodinamica, cognitivo-comportamentale, ecc. Modello di mediazione:relazionale-simbolico, sistemico, terapeutico, integrato, ecc.  La legge, la dottrina, la giurisprudenza, esperienza/prassi di tribunale

A differenza di quanto avviene generalmente nella psicoterapia, in Mediazione non si esplorano approfonditamente le percezioni e i sentimenti relativi al passato della coppia, in quanto la caratteristica principale della Mediazione risiede nella brevità, intensità e pragmaticità nella ricerca di soluzioni concrete a fronte della difficoltà della coppia di armonizzare i propri bisogni e opinioni contrapposte. L’accento, infatti, non è posto sul passato, ma sull’analisi della situazione attuale al fine di aiutare le persone ad individuare delle prospettive di vita futura più serene. 

Benchè limitata nella durata e nei suoi obiettivi, la Mediazione facilita le interazioni familiari, consentendo ai genitori di ascoltarsi e concentrarsi sui sentimenti dei loro figli.

La Mediazione Familiare è sempre più frequentemente riconosciuta come un metodo di lavoro strutturato che esige competenze specifiche nella risoluzione del conflitto al fine di aiutare le coppie nel passaggio da un confronto distruttivo alla ricerca comune di soluzioni a problemi precisi.

Per quanto riguarda le specifiche differenze del ruolo del mediatore familiare rispetto a quello dell’avvocato, consigliamo di consultare il paragrafo “Autonomia e interazione con il mondo giudiziario”.

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Testi a cura della dott.ssa LIdia Porri e della dott.ssa Cristina Cesana

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